In una reminiscenza di Totò, Sivio Berlusconi deve essersi detto, ridetto e convinto che la serva serve. Così ha nominato Sandro Bondi, suo servo d'elezione, ministro dei beni culturali.
Bisogna però ammettere che i titoli culturali di Sandro Bondi sono monumentali, incommensurabili.
Sandro Bondi è infatti un poeta, un grandissimo poeta.
I suoi versi a Silvio
Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova
hanno finalmente offuscato i balbettii smidollati e languorosi dedicati a Silvia dal gobbo di Recanati.
La sua poesia dedicata a Fabrizio Cicchitto
La mia fede
è la tenerezza dei tuoi sguardi
ridicolizza tutte le odi di Ugo Foscolo.
Il componimento dedicato a una misteriosa commessa della Camera
Dolente fulgore
Dolente fulgore
Mite regina
Misteriosa malia
Polvere di stelle
va ben oltre lo sgangherato arcaismo di Saffo.
va ben oltre lo sgangherato arcaismo di Saffo.
Il madrigaletto composto per Stefania Prestigiacomo
Luna indifferente
Luna indifferente
Materna sensualità
Velo trasparente
Severo abbandono
ricaccia definitivamente Ronsard tra i minori.
La struggente quartina per Veronica Berlusconi
Bellezza del soccorso
sensuale ironia
vigore dell’amore
intrepida solitudine
fa apparire il Petrarca come un analfabeta.
La poesia per Giuliano Ferrara
Antro d’amore
Rombo di luce
Parole del sottosuolo
Fiume di lava
Ancora di salvezza
è un ode barbara che Carducci non sarebbe mai stato capace di comporre per mancanza di talento e di vigore.
I versi per Michela Vittoria Brambilla
Ignara bellezza
Rubata sensualità
Fiore reclinato
Peccato d’amore
elevano finalmente a poesia, poesia purissima, di luminisità cristallina, il messaggismo telefonistico.
Ora, quello che il popolo italiano si augura, è che i gravosi impegni di governo del ministro-poeta non gli sotraggano troppo tempo e che egli possa trovare, all'interno della sua missione di colf del governo, la spazio per poetare. Il popolo attende con ansia un madrigale per il martire Cesare Previti, un sonetto per il perseguitato Marcello Dell'Utri, una ode patriottica per l'eroico stalliere Vittorio Mangano, una quartina sulla pettinatura di Franco Frattini e il riporto perduto di Schifani e, magari - chi sa - anche qualcosa di erotico sul sedere di Mara Carfagna.
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